Cultura
In posa nell’Africa orientale italiana
Fotografia Al Camec di La Spezia, il progetto di Eleonora Roaro con la videoinstallazione «Fiat633NM» (mostra a cura di Cinzia Campalati, fino al 1 maggio). «Nelle colonie fasciste, i camion Fiat rappresentavano un modo per mostrare quanto le popolazioni autoctone fossero ’selvagge’ e quanto Mussolini stesse portando la civiltà»
Eleonora Roaro, «Fiat 633NM», video-still, 2021 (Courtesy Eleonora Roaro e Camec)
Fotografia Al Camec di La Spezia, il progetto di Eleonora Roaro con la videoinstallazione «Fiat633NM» (mostra a cura di Cinzia Campalati, fino al 1 maggio). «Nelle colonie fasciste, i camion Fiat rappresentavano un modo per mostrare quanto le popolazioni autoctone fossero ’selvagge’ e quanto Mussolini stesse portando la civiltà»
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 20 febbraio 2022
Manuela De LeonardisLA SPEZIA
I triangoli fissano il vuoto in una o due pagine dell’album del bisnonno di Eleonora Roaro (Varese 1989, vive e lavora a Milano). Sul cartoncino scuro sono rimasti solo quegli angoli che servivano per fermare le fotografie: molte erano sparse nello scatolone ritrovato da Silvia Roncari, la cugina dell’artista. La maggior parte, però, è ancora al proprio posto. Sono due gli album fotografici appartenuti a Giuseppe Roncari: uno ha una bella copertina di cuoio di gusto orientalista con un accenno all’Antico Egitto e qualche palma. Uomo di poche parole, il bisnonno Giuseppe affidò i ricordi dell’«avventura africana», nel 1937-38, a...