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In punta di ago e filo

In punta di ago e filoLydia Predominato, «Aquiloni»

Mostre «Off Loom II»: al Museo nazionale di arti e tradizioni popolari di Roma, gli artisti contemporanei alle prese con tessuti, orditi e trame

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 24 gennaio 2015
Un tempo c’erano gli arazzi, poi d’improvviso il buio. La Fiber art, quel procedere tastando il materiale con ago e filo, è come caduta in disgrazia. O meglio, guardata con sospetto come si annusava, storcendo il naso, molta parte del meraviglioso artigianato italiano. Un atteggiamento di chiusura che ha nuociuto non poco a entrambi: artigiani e artisti che hanno scelto la fibra, il tessuto per disegnare i loro mondi hanno pagato con l’emarginazione. In America, invece, la Fiber Art spopolava, eppure era stata l’Europa ad averla «accudita» e nutrita con amore (basti pensare al Bauhaus). Saranno gli anni Sessanta ad...

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