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In ricordo di Adele Cambria, un’amica della terra di Calabria
L'intellettuale legata alle radici Ha dimostrato come si può essere glocal, pur vivendo in una sfera globale
L'intellettuale legata alle radici Ha dimostrato come si può essere glocal, pur vivendo in una sfera globale
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 7 novembre 2015
Adele Cambria è stata una grande giornalista e scrittrice calabrese, che è rimasta sempre legata alle sue origini a differenza di altri intellettuali di successo fuggiti dalla Calabria o dal Mezzogiorno, quasi vergognandosi della terra d’origine. L’ho conosciuta da studente universitario durante i “fatti di Reggio” nell’estate del 1970, inviata dall’Espresso, allora un settimanale molto seguito nel nostro paese. Con lei abbiamo fatto l’unica inchiesta con questionario, pubblicata da i Quaderni Calabresi, nei quartieri popolari della cosiddetta “Repubblica di Sbarre” e “Granducato di Santa Caterina”, protagonisti della rivolta per Reggio Capoluogo. Adele, andava e veniva da Roma, seguendo passo passo...