Internazionale

In Siria tutto cambia perché nulla cambi: le opposizioni dicono no a Assad

In Siria tutto cambia perché nulla cambi: le opposizioni dicono no a AssadIl presidente siriano Bashar al-Assad – Reuters

Siria A Kobane i kurdi riprendono l'80% della città nonostante l'ostruzionismo turco: Ankara finalizza il programma di addestramento dei ribelli moderati, che con il nuovo leader chiudono al negoziato di Mosca

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 8 gennaio 2015
Al confine tra Siria e Turchia continua la battaglia per la ridefinizione degli equilibri di potere. Ankara non demorde, guidata dal mantra della caduta del presidente siriano Assad, e allarga il sostegno a quelle opposizioni che sul campo non sono efficaci da tempo. Ai margini lascia chi si oppone allo Stato Islamico da 4 mesi: la controffensiva kurda a Kobane trova ogni giorno nuova forza, riuscendo nell’impossibile, ripulire quasi del tutto la città al confine dagli islamisti. Ieri l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha dato la misura della resistenza delle Unità di Difesa Popolari: «I kurdi hanno ripreso l’80%...

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