Internazionale
In Tunisia rifugiati tra carcere e deportazione
Maghreb Reportage dalla Tunisia dove molte persone in fuga dalla Libia restano intrappolate in un limbo giuridico e trasformate in irregolari. Ostacoli per il rientro nei Paesi d’origine: niente legge sull’asilo e tassa mensile
Rifugiati nel campo di Choucha – Dominique Faget
Maghreb Reportage dalla Tunisia dove molte persone in fuga dalla Libia restano intrappolate in un limbo giuridico e trasformate in irregolari. Ostacoli per il rientro nei Paesi d’origine: niente legge sull’asilo e tassa mensile
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 2 settembre 2015
Martina TazzioliTUNISI
Ore cinque del mattino, 1 settembre, Tunisi. A dare la notizia al telefono è uno dei rifugiati del campo di Choucha, al confine con la Libia: «Ci stanno portando al confine con l’Algeria, ci mollerano nel deserto, siamo…». Poi la chiamata si interrompe, uno dei poliziotti, probabilmente strappa di mano il telefono a O.; da quel momento per tutta la mattina si perdono le tracce dei dieci ragazzi, nigeriani e sudanesi, da una settimana detenuti nella prigione di Wardia a Tunisi per aver protestato di fronte alla delegazione dell’Unione europea chiedendo di essere trasferiti in Europa, e che i funzionari...