Internazionale
In Uganda i gay restano «anormali», ma salta l’ergastolo
Il dribbling di Museveni Il presidente non firma la contestata legge che irrigidisce le pene per i comportamenti omosessuali, ma solo perché in aula al momento del voto mancava il quorum
Manifestazione anti gay a Kampala – Reuters
Il dribbling di Museveni Il presidente non firma la contestata legge che irrigidisce le pene per i comportamenti omosessuali, ma solo perché in aula al momento del voto mancava il quorum
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 18 gennaio 2014
Il presidente Yoweri Museveni alla fine ha scelto di non firmare la dura legge anti-omossessuali varata il 19 dicembre scorso dal parlamento ugandese, che prevedeva pene fino all’ergastolo per i trasgressori e carcere anche per omessa denuncia, nonché impunità garantita a chi avesse ucciso un omosessuale. Ma attenzione, la motivazione non riguarda la natura particolarmente liberticida e omofoba del provvedimento, quanto il fatto che in aula, al momento di votare quello che la speaker del parlamento Rebecca Kadaga aveva definito «un regalo di natale per gli ugandesi», accelerandone improvvisamente l’iter, semplicemente mancava il quorum. D’altro canto Museveni resta convinto che...