Cultura
L’indagine sul potere di Cosa Nostra si compie in un gioco di specchi
Mafia e politica «Nient’altro che la verità» di Michele Santoro, edito da Marsilio. Attraverso la biografia di Maurizio Avola, ex membro della famiglia Santapaola, in seguito collaboratore di giustizia, l'autore riesce a ricostruire sia la struttura che le finalità e i rapporti col mondo legale della mafia siciliana
Il quartiere palermitano di Brancaccio
Mafia e politica «Nient’altro che la verità» di Michele Santoro, edito da Marsilio. Attraverso la biografia di Maurizio Avola, ex membro della famiglia Santapaola, in seguito collaboratore di giustizia, l'autore riesce a ricostruire sia la struttura che le finalità e i rapporti col mondo legale della mafia siciliana
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 maggio 2021
Negli ultimi anni, l’interesse scientifico e divulgativo sulle mafie, si è concentrato soprattutto sulle camorre campane e sulla ‘ndrangheta calabrese. E che fine ha fatto Cosa Nostra? È una domanda legittima, perché l’organizzazione criminale siciliana, che fino al 1992 sembrava invincibile, adesso viene relegata ai margini delle cronache nazionali e internazionali. Michele Santoro, nel suo libro Nient’altro che la verità (Marsilio, pp. 402, euro 18), scritto con la collaborazione di Guido Ruotolo, sceglie di andare controcorrente, svolgendo una genealogia contemporanea di Cosa Nostra. Santoro adotta, supponiamo inconsapevolmente, una metodologia scientifica che ricalca quella della Scuola di Chicago, ovvero la storia...