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In uno «stato innovatore» tutta la Rete ha da essere pubblica

In uno «stato innovatore» tutta la Rete ha da essere pubblica

Banda Larga Il governo sembra pronto sulla connessione nei comuni svantaggiati ma al piano mancano alcuni pezzi

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 7 gennaio 2016
In un documentato articolo di Alessandro Longo su Repubblica di ieri, si annuncia con una certa enfasi la costruzione di una rete pubblica in fibra ottica dedicata ai 7.300 comuni considerati a «fallimento di mercato». Il soggetto attuatore dovrebbe essere la società del ministero dello sviluppo Infratel Italia. L’esecutivo si è convinto finalmente di intraprendere l’unica via credibile per coprire il territorio con connessioni adeguate alla società dell’informazione, vale a dire con il ruolo diretto della sfera pubblica? Del resto, come ci ricorda nei suoi scritti Mariana Mazzucato, l’evoluzione delle tecniche è percorribile sul serio solo se la scintilla viene...

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