Italia
Inaugurato il nuovo ponte, ma per Genova non è festa
Il teatro dell’opera Il San Giorgio è pronto, ma la città resta ferita. I quartieri periferici scontano una grave crisi e tutta la regione soffre del gap infrastrutturale. I parenti delle vittime chiedono giustizia
Genova, inaugurazione del ponte San Giorgio – LaPresse
Il teatro dell’opera Il San Giorgio è pronto, ma la città resta ferita. I quartieri periferici scontano una grave crisi e tutta la regione soffre del gap infrastrutturale. I parenti delle vittime chiedono giustizia
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 agosto 2020
Giulia MiettaGENOVA
Neanche in una scenografia da teatro barocco si sarebbero visti tre arcobaleni come all’inaugurazione del ponte San Giorgio, il nuovo viadotto di Genova. Il maltempo non ha solo concesso una tregua al momento ma ha regalato il più classico simbolo di buon auspicio. Tuttavia «non c’è nulla da festeggiare», pensano in molti, a Genova. Il nuovo ponte è su, pronto – una volta che saranno smontati palchi e gazebo – per le auto dei vacanzieri, per i camion diretti in porto, per i genovesi che si devono spostare da una parte all’altra della città ed è bellissimo e perfetto. Ma...