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Incontri alla fine del cinema

Incontri alla fine del cinema"The Most Beautiful Country in the World" di Zelimir Zilnik

Intervista Il più giovane rappresentante dell'onda nera jugoslava incontra oggi immigrati della rotta balcanica: due suoi film alla mostra "ilmondoinfine"

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 12 gennaio 2019
Želimir Žilnik è l’ultimo grande surfista di quell’onda (nera) che dagli anni ’60 ha stravolto anche il cinema jugoslavo grazie alle idee, agli slanci e ai talenti di un gruppo di giovani cineasti (tra cui Dusan Makavejev, Zivojin Pavlovic, Mathiaz Klopcic…). Col suo primo lungometraggio, Rani Radovi (Primo impiego), nel 1969 («provocato» – direbbe lui – dall’occupazione sovietica di Praga), ha vinto l’Orso d’oro a Berlino. Da lì la sua strada è stata tutta in salita, in continua ricerca di un cinema non consolatorio e non riconciliato, dissestato, dissestante. Dall’incredibile Paradies, girato in Germania nel ’76, che gli è valso...

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