Alias Domenica
Incontro con Lars Gustafsson sul suo ultimo romanzo, “L’uomo sulla bicicletta blu”
Narratori svedesi «Amo il fantastico - dice lo scrittore svedese - mentre il naturalismo mi sembra restare un passo indietro se vuole rendere ragione della vita e del suo senso»
Narratori svedesi «Amo il fantastico - dice lo scrittore svedese - mentre il naturalismo mi sembra restare un passo indietro se vuole rendere ragione della vita e del suo senso»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 24 maggio 2015
Nella contea svedese sud-orientale del Västmanland, dove Lars Gustafsson è nato nel 1936, c’è un lago, l’Amänningen, la cui caratteristica è quella di essere pieno di stranissime secche che si estendono in tutte le possibili direzioni. «Sono come dita», racconta lo scrittore nel suo ultimo romanzo L’uomo sulla bicicletta blu (traduzione di Carmen Giorgetti Cima, postfazione di Marta Morazzoni, Iperborea, pp. 204, euro 16.00). La scena onirica descrive un viaggio autunnale notturno sulle acque del lago: secche e massi affioranti sono fermi in agguato, soli e minacciosi. Aspettano, possono aspettare anche a lungo. Finché non ottengono ciò che vogliono: infrangere...