Cultura
Incroci verbali: quando si è cattivi traduttori della grammatica altrui
SCAFFALE Abbiamo sempre la pretesa che tutte le specie si adeguino ai nostri standard cognitivi
Eva Meijer
SCAFFALE Abbiamo sempre la pretesa che tutte le specie si adeguino ai nostri standard cognitivi
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 30 settembre 2021
Nel 1978 la biologa Irene Pepperberg tentò di insegnare un’intera lingua a un pappagallo. L’esperimento sortì un risultato piuttosto soddisfacente, se si considera che Alex, questo il nome del volatile, fu in grado di memorizzare e replicare centocinquanta vocaboli; colori, forme, ma anche concetti complessi. Conosciamo tale astuzia linguistica, utile a guadagnare all’animale laute ricompense in cambio del suo eloquio, come virtù esclusiva dei pappagalli. Risulterà, perciò, quantomeno curioso che esperimenti simili siano stati condotti anche con gorilla, delfini e persino elefanti, e che le prime interazioni verbali tentate con altre specie abbiano utilizzato esclusivamente il linguaggio umano, in improbabili...