Alias Domenica
Incrociarsi e cangiarsi con le Sicilie
Giuseppe Barbera, "Il giardino mediterraneo", Bompiani Una cartografia fitta di relazioni, debiti, incroci, da Omero all’Antropocene. La secolare e ininterrotta «riscrittura» dell’Isola, fino agli odierni sfregi, nelle parole di un facondo narratore di colture arboree
Scuola maiorchina, Carta nautica del Mediterraneo, XVII secolo
Giuseppe Barbera, "Il giardino mediterraneo", Bompiani Una cartografia fitta di relazioni, debiti, incroci, da Omero all’Antropocene. La secolare e ininterrotta «riscrittura» dell’Isola, fino agli odierni sfregi, nelle parole di un facondo narratore di colture arboree
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 luglio 2021
Immersa nel susseguirsi di storie, nature e paesaggi che hanno plasmato le sue molteplici, composite, cangianti diversità, tramite ed eco del loro irradiarsi per i numerosi mari che la incrociano, sta, perno nel Mediterraneo, la sua isola più grande. Epitome del rincorrersi di quei molti Mediterranei, emerge con il suo frastagliarsi in tante Sicilie diverse, per altimetrie e morfologie, fisionomie, caratteri e predilezioni, come un aspro, delizioso, conturbante giardino che risulta di tante conviventi diversità in cammino. Pure, tutte accomunate dalla lunga aridità estiva e, in una variabilità climatica di picchi estremi, nel girare del vento e della luce accecante,...