Indagine semiseria sull’intelligenza artificiale
Scaffale «Osvaldo, l’algoritmo di Dio», il nuovo romanzo di Renato de Rosa, per Carbonio. Seppure davvero esilarante in alcuni momenti, il testo riflette e spinge a riflettere su diversi argomenti assolutamente non secondari. Si va dal potere nelle università e nei centri di ricerca, alle implicazioni sociali di giochi come il bridge e gli scacchi, dal libero arbitrio a che cos’è e come funziona l’intelligenza artificiale e quella semplicemente umana che sempre più sembra corrispondere a una definizione di un bel po’ di tempo fa: «L’intelligenza è uno strumento - e questo strumento è finito in mano agli stupidi»
Scaffale «Osvaldo, l’algoritmo di Dio», il nuovo romanzo di Renato de Rosa, per Carbonio. Seppure davvero esilarante in alcuni momenti, il testo riflette e spinge a riflettere su diversi argomenti assolutamente non secondari. Si va dal potere nelle università e nei centri di ricerca, alle implicazioni sociali di giochi come il bridge e gli scacchi, dal libero arbitrio a che cos’è e come funziona l’intelligenza artificiale e quella semplicemente umana che sempre più sembra corrispondere a una definizione di un bel po’ di tempo fa: «L’intelligenza è uno strumento - e questo strumento è finito in mano agli stupidi»