Cultura

Un altro reddito è possibile

Un altro reddito è possibileUn’installazione di Antony Gormley

Itinerari critici «La povertà in Italia», un volume di Chiara Saraceno, David Benassi e Enrica Morlicchio, per Il Mulino. Messa a tema la contraddizione che unisce chi si batte per mantenere, o modificare, il «reddito di cittadinanza». La politica del risentimento sociale oppone i soggetti sfruttati sulla base etnico-nazionale. Il libro coglie il significato del ciclo reazionario attuale: le classi dominanti di diverse ispirazioni alimentano il conflitto regressivo sugli strumenti del Welfare. La stigmatizzazione è un processo intrinseco al Workfare che mescola controllo e retoriche imprenditoriali al di là delle maggioranze che sono al governo

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 6 ottobre 2022
Il «reddito di cittadinanza» è sulla bocca di tutti ma è poco conosciuto. Non ci si interroga, ad esempio, sul senso dell’obbligo di spendere una cifra media di 580 euro entro il mese, sull’aliquota marginale altissima sui redditi da lavoro che scoraggia la ricerca di un’occupazione, sul perché si premiano più i single che le famiglie povere numerose o sul vincolo del lavoro gratis fino a 16 ore a settimana. Raramente è stato oggetto di un’analisi critica comparata con sistemi analoghi in Francia, Germania o Gran Bretagna che sono stati peggiorati in maniera significativa negli ultimi 20 anni. Nella legge...

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