Cultura
Inedite vite naziste nella Guerra Fredda
Indagini «Fuggitivi», l’inchiesta di Danny Orbach per Bollati Boringhieri. Un’indagine sui molti «mercenari» del Terzo Reich a lungo coinvolti nei grandi conflitti globali. Al riparo dalla giustizia, hanno operato per gli Usa come per l’Urss, sul fronte delle indipendenze del Nordafrica. E perfino per Israele ai tempi dello scontro con Nasser
L’ex nazista Otto Scorzeny e sua moglie Ilse von Finkenstein nella loro residenza irlandese Getty Images
Indagini «Fuggitivi», l’inchiesta di Danny Orbach per Bollati Boringhieri. Un’indagine sui molti «mercenari» del Terzo Reich a lungo coinvolti nei grandi conflitti globali. Al riparo dalla giustizia, hanno operato per gli Usa come per l’Urss, sul fronte delle indipendenze del Nordafrica. E perfino per Israele ai tempi dello scontro con Nasser
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 29 agosto 2024
Anche per effetto delle molte versioni letterarie che di tali tortuose traiettorie esistenziali si ha traccia nell’ambito dell’immaginario globale, attraverso una cronologia via via arricchitasi anche di testimonianze cinematografiche e più di recente relative alle serie tv, ripercorrere le vie seguite dagli ex criminali del Terzo Reich e dai loro alleati al termine della Seconda guerra mondiale assomiglia sempre ad una sorta di immersione in una realtà degna delle migliori spy story. Eppure, quel che forse colpisce di più, e allo stesso tempo inquieta, sconvolge, e ovviamente indigna, nelle «seconde vite dei nazisti» nel dopoguerra, è esattamente l’ampiezza del grado...