Alias Domenica
Infilzare il pescecane: controcanto al Paese
Narrativa italiana I racconti 1963-2008 di Luigi Malerba, ora in un «Oscar» a cura di Gino Ruozzi, tessono un discorso civile che oppone il comico (e il tragico) all’ipocrisia e al conformismo del potere
Gianfranco Baruchello, Su certi fatti rilevati dai motulesi della bassa bavarese, 1969, collezione privata
Narrativa italiana I racconti 1963-2008 di Luigi Malerba, ora in un «Oscar» a cura di Gino Ruozzi, tessono un discorso civile che oppone il comico (e il tragico) all’ipocrisia e al conformismo del potere
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 15 marzo 2020
«Penso che uno scrittore deve stare sempre all’opposizione: nel senso di contribuire alla coscienza critica della società nella quale vive, e non parlo soltanto dei fatti immediati, ma dei fondamenti intorno ai quali si concentra la vita della società». Così scriveva Luigi Malerba in Parole al vento, la raccolta di interviste edita da Manni nel 2000, ragionando sulle direttrici della propria attività letteraria e sul proprio rapporto con la società. E i racconti che va pubblicando dal 1963 fino al 2008, anno della morte, sui quotidiani (specialmente Il Gazzettino di Venezia, Il Giornale d’Italia, il Corriere della Sera, la Repubblica)...