Cultura
«Infiniti mondi», storia di un’Italia dell’accoglienza
RIVISTE Un numero monografico che si sofferma su una storia di settanta anni fa. Tra il 1946 e il 1948, quando gli emiliani accolsero i bimbi napoletani dopo la guerra
RIVISTE Un numero monografico che si sofferma su una storia di settanta anni fa. Tra il 1946 e il 1948, quando gli emiliani accolsero i bimbi napoletani dopo la guerra
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 13 dicembre 2018
Porti chiusi, frontiere militarizzate, respingimenti persino di minori non sono sempre stati la cifra su cui impostare i rapporti tra comunità. Per ricordarci di quando l’Italia era inclusiva, il bimestrale Infiniti mondi, diretto da Massimiliano Amato e Gianfranco Nappi, ha pubblicato il numero monografico «Accogliere. Una storia di settanta anni fa, 1946-1948, quando gli emiliani accolsero i bambini napoletani dopo la guerra». Le immagini in bianco e nero delle partenze dei ragazzini partenopei, pubblicate nella rivista insieme ai documenti dell’epoca, fino a sabato saranno esposte al Maschio Angioino di Napoli (il calendario di proiezioni, incontri e dibattiti sulla pagina facebook...