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Inge Morath a Venezia, la chiusura dell’otturatore, gioia

Inge Morath a Venezia, la chiusura dell’otturatore, gioiaInge Morath, «Scorcio notturno di Venezia», 1955

A Venezia, Palazzo Grimani La fotografia umanistica Magnum dell’austriaca Inge Morath: duecento scatti in b/n, un’ottantina dedicati a quella Laguna che nel 1951, mèntore Robert Capa, decise il suo destino

Pubblicato più di un anno faEdizione del 12 marzo 2023
La carriera di Inge Morath (1923-2002) è inestricabilmente legata all’atmosfera che si respira a Venezia. Dalla città lagunare deriva infatti il trasporto con cui intraprese un’attività che, oltre a indimenticabili reportage fotografici, comprende una serie di ritratti di artisti famosi: da Giacometti a Picasso, da Marilyn Monroe ad Audrey Hepburn, da Heinrich Böll a Igor Stravinsky. Tutto cominciò durante un viaggio intrapreso nel 1951 con Lionel Birch, giornalista inglese che fu suo primo marito, da lei stessa raccontato in un testo che comparve nel catalogo di una mostra bolognese del 2003. In questo scritto la fotografa austriaca, all’epoca assunta come...

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