Alias Domenica
Ingratitudine di Joyce verso Pound, l’amico degli anni indigenti
Casi critici Tornano dal Saggiatore, in un’edizione «maliziosa», le Lettere a James Joyce (con gli scritti su di lui) di Pound: il poeta americano aveva aiutato l’esule irlandese durante la travagliata stesura dell’Ulisse
Nella foto Ezra Pound (Idaho, Stati Uniti, 1885 - Venezia, 1972)
Casi critici Tornano dal Saggiatore, in un’edizione «maliziosa», le Lettere a James Joyce (con gli scritti su di lui) di Pound: il poeta americano aveva aiutato l’esule irlandese durante la travagliata stesura dell’Ulisse
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 27 ottobre 2019
A mio avviso, Forrest Read ebbe ragione a mettere in risalto aspetti deludenti della faccenda in oggetto (malanimo, ingratitudine), quando, nel 1965, curò le lettere di Ezra Pound a James Joyce assieme ad altri scritti (Pound/Joyce, Rizzoli, 1967), oggi ristampato da il Saggiatore con il titolo Lettere a James Joyce (pp. 474, € 45,00). Questo imperdibile classico ci viene infatti riproposto in una scanzonata ri-traduzione di Antonio Bibbò, il quale, tuttavia, fa eco a quella coraggiosa e disambiguante di Ruggero Bianchi del ’67, operazione di cui Bibbò dà conto in una «Nota», nella quale, invece, nodo altrettanto focale diventa, chissà...