Lavoro

Inps, la generazione perduta degli anni Ottanta lavorerà fino a 75 anni

Inps, la generazione perduta degli anni Ottanta lavorerà fino a 75 anniTito Boeri, presidente dell'Inps

Previdenza Nuovo allarme del presidente dell'Inps Tito Boeri: «Per avere una pensione i nati negli anni Ottanta lavoreranno fino a 75 anni». Un eufemismo per dire che non ne avrà nessuna. E nel presente sarà pagata sempre meno, non avrà un reddito minimo, né un lavoro dignitoso. Come la generazione precedente e quella successiva. La crisi senza uscita del sistema previdenziale e il circolo vizioso della precarietà. E la politica? Parla della flessibilità in uscita

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 aprile 2016
Era il 5 ottobre 2010. L’allora presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua disse: «Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale». Col sistema contributivo, com’è noto dopo la riforma Dini del 1995, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti non arriveranno alla pensione minima. Chi inizierà ad andare in pensione dal 2040 in poi non avrà una pensione, propriamente detta. Nei casi migliori chi ha 35 anni prenderà una pensione più bassa del 25% rispetto ai genitori nati intorno al 1945. Mastrapasqua ha parlato di una «bomba sociale», ma non l’ha rivelata. Da quando è in carica,...

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