Scuola
Insegnanti trasferiti, l’algoritmo non è la legge
Sentenza storica del Tar del Lazio L'ordine giuridico e le disposizioni amministrative non possono essere sottomesse all’ordine del calcolo. Una decisione che può riguardare molti altri campi dove scelte impersonali, non trasparenti e immotivate la fanno da padrone
Un'opera di Nick Gentry
Sentenza storica del Tar del Lazio L'ordine giuridico e le disposizioni amministrative non possono essere sottomesse all’ordine del calcolo. Una decisione che può riguardare molti altri campi dove scelte impersonali, non trasparenti e immotivate la fanno da padrone
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 4 ottobre 2019
È stata depositata dal Tar Lazio una sentenza a suo modo storica nella quale si afferma che gli algoritmi non possono mai competere con gli esseri umani nel prendere decisioni che riguardano le persone. La sentenza ha sanzionato una decisione di trasferimento per alcuni docenti della scuola. Una decisione di trasferimento dalla Puglia alla Lombardia presa da un algoritmo usato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per gestire il processo di mobilità nazionale straordinaria della docenza scolastica nel 2016. Il dispositivo accoglie «l’argomento secondo cui è mancata nella fattispecie una vera e propria attività amministrativa, essendosi demandato a un...