Cultura

Insieme dimostrammo che una Chiesa al servizio degli ultimi era possibile

Insieme dimostrammo che una Chiesa al servizio degli ultimi era possibile1969, don Enzo Mazzi, estromesso dalla parrocchia dell’Isolotto celebra la Messa in piazza

Il ricordo dei suoi «compagni di strada» Incontro con Carlo Consigli, Claudia Daurù, Gisella Filippi e Paola Ricciardi. «Volevamo, e vogliamo ancora oggi, intrecciare il Vangelo con i bisogni delle persone, a partire dai disoccupati, i disabili, gli emarginati, ora i migranti e gli impoveriti»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 30 ottobre 2021
Nel settembre 1968 un gruppo di giovani cattolici occupa la cattedrale di Parma per contestare le compromissioni della curia con il potere economico-finanziario. La parrocchia fiorentina dell’Isolotto, guidata da don Enzo Mazzi, esprime solidarietà agli occupanti. Il vescovo di Firenze, cardinale Florit, ordina al parroco di ritirare la lettera. Mazzi e l’intera comunità respingono l’ultimatum e, visto che il vescovo rifiuta il dialogo, iniziano a celebrare l’eucaristia in piazza, fuori dal tempio: è nata la Comunità di base dell’Isolotto. A dieci anni dalla morte di Mazzi – a lungo collaboratore del manifesto – ricordiamo quella storia con Carlo Consigli, Claudia...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi