Internazionale

Riconoscimento facciale e “internet of things”: cosa ci racconta della Cina l’ascesa di Megvii

Riconoscimento facciale e “internet of things”: cosa ci racconta della Cina l’ascesa di Megvii

Cina Il suo prodotto Face++ è utilizzato dal ministero di pubblica sicurezza cinese, secondo il quale il software Megvii avrebbe aiutato a catturare almeno 5mila criminali ricercati dal 2016

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 7 giugno 2019
Chiunque abbia bazzicato la Cina per lavoro, avrà sicuramente aneddoti divertenti da raccontare sul modus operandi dei businessmen cinesi. Qualcuno potrà ricordare la volta che non ha riconosciuto a un ricevimento un importante imprenditore perché vestito in modo inaspettato per i canoni occidentali. Qualcun altro, invece, potrebbe non ricordare affatto, a causa del baijiu, la grappa cinese, le contrattazioni che – magari al tavolino di una K-tv – hanno portato alla firma di un importante contratto. Questo tipo di imprenditoria rappresenta – in parte – la prima fase del processo cinese: medie aziende, a conduzione familiare, con importanti connessioni (guanxi)...

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