Internazionale
Intelligenza artificiale e «power targets», una fabbrica di morte
Israele/Palestina L’inchiesta della testata israeliana +972, con 7 fonti dell’esercito e delle unità di intelligence: «Quando una bimba di tre anni viene uccisa è perché l’esercito ha deciso che la sua morte è un prezzo accettabile da pagare per poter colpire un obiettivo. Tutto è intenzionale»
Un cecchino israeliano sulla Salah al-Din road – Ap/Hatem Moussa
Israele/Palestina L’inchiesta della testata israeliana +972, con 7 fonti dell’esercito e delle unità di intelligence: «Quando una bimba di tre anni viene uccisa è perché l’esercito ha deciso che la sua morte è un prezzo accettabile da pagare per poter colpire un obiettivo. Tutto è intenzionale»
Pubblicato 12 mesi faEdizione del 7 dicembre 2023
(Di seguito l’inchiesta pubblicata dalla testata israeliana +972mag, per gentile concessione dell’agenzia) Le vaste autorizzazioni concesse all’esercito israeliano per bombardare obiettivi non militari, l’allentamento delle restrizioni sulle morti di civili previste e l’uso di un sistema di intelligenza artificiale per generare un numero di obiettivi potenziali più vasto di sempre sembrano aver contribuito alla natura distruttiva delle prime fasi della guerra di Israele nella striscia di Gaza, rivela un’indagine di +972 Magazine e Local Call. Questi elementi, per come vengono descritti da membri attuali e non più in servizio dell’intelligence israeliana, hanno probabilmente giocato un ruolo nel produrre una delle...