Lavoro
Interinali assunti a Melfi, è gara a prendersene il merito
Fca Governo e "sindacati del sì" rivendicano la paternità del nuovo piano Marchionne. Ma per ora entreranno solo in 300, e saranno sempre licenziabili: perché approderanno al contratto a tutele crescenti. Cgil: "E' un primo passo, ma si pensi a stabilizzare e agli altri stabilimenti"
Sergio Marchionne con un gruppo di giornalisti, lunedì scorso all'Auto Show di Detroit – Reuters
Fca Governo e "sindacati del sì" rivendicano la paternità del nuovo piano Marchionne. Ma per ora entreranno solo in 300, e saranno sempre licenziabili: perché approderanno al contratto a tutele crescenti. Cgil: "E' un primo passo, ma si pensi a stabilizzare e agli altri stabilimenti"
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 14 gennaio 2015
Le assunzioni annunciate a Melfi dalla Fca – per il momento solo precarie – diventano un volano per il Jobs Act. Non solo il governo ha rivendicato sostanzialmente la paternità della decisione – spiegando che «le riforme avviate vanno nella giusta direzione» – ma si è scatenata una gara ad auto-attribuirsi il merito non solo tra i sindacati «del sì» (al contratto modello Marchionne), ma anche tra gli esponenti di Forza Italia e Ncd – come Renato Brunetta e Maurizio Sacconi – che hanno sottolineato l’importanza delle leggi varate sotto i governi Berlusconi. Ma a festeggiare è soprattutto Sergio Marchionne,...