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Intervista a Giulio Andreotti, regista “non accreditato” del cinema italiano|

Intervista a Giulio Andreotti, regista “non accreditato” del cinema italiano|Una scena da "Le diable au corps"

Mostra di Venezia Realizzato da Tatti Sanguineti, prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà è il risultato di ventun incontri, dove si ripercorre la storia del dopoguerra

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 23 agosto 2014
Inaugura anche idealmente l’esposizione di cinema italiano alla Mostra di Venezia un materiale da maneggiare con cura: Giulio Andreotti – Il cinema visto da vicino di Tatti Sanguineti. Si incrociano dialogando a tu per tu l’esponente di una generazione che ha fatto del cinema il suo punto di osservazione, amore senza riserve per un mezzo carico di sottintesi, lavoro politico costante e capillare e un personaggio diventato «storico» fin dalla sua giovinezza, altrettanto appassionato e intransigente in ambito politico (e devoto) da farne il nemico per eccellenza, il diavolo in persona (definizione che non ha mai mancato di sorprenderlo, viste...

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