Alias Domenica
Intorno a Lucy solo traumi
Narrativa americana L’ultimo romanzo di Elizabeth Strout, «Tutto è possibile», in uscita da Einaudi, è costruito come un film corale in cui ogni personaggio patisce la sua vergogna inconfessabile
Ray Turner, «Judy Rule», 2013
Narrativa americana L’ultimo romanzo di Elizabeth Strout, «Tutto è possibile», in uscita da Einaudi, è costruito come un film corale in cui ogni personaggio patisce la sua vergogna inconfessabile
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 3 settembre 2017
Ripetere lo schema di un romanzo che ha incontrato un grande successo è sempre rischioso, ma la singolarità dell’ultimo lavoro di Elizabeth Strout, Tutto è possibile (in uscita martedì da Einaudi, traduzione di Susanna Basso, pp. 207, euro 19,00) – che presenta una serie di racconti legati tra loro dalla presenza, sullo sfondo, della protagonista di Mi chiamo Lucy Barton – sta proprio nel ricorso a una struttura collaudata non per creare un seguito al romanzo precedente, ma per rimetterne in discussione l’assunto, offrendo una visione stereoscopica dei fatti. Lucy era diventata famosa, presso i lettori di Elizabeth Strout, raccontando...