Investimenti, crolli a catena
Nuova finanza publica Se gli investimenti pubblici fossero ritenuti davvero essenziali non dovrebbero essere in contrazione dal 2009, per una percentuale che nel 2016 per esempio ha raggiunto il 4,4%, pari a 1,6 miliardi. Proprio un anno in cui l’Italia poteva sfruttare una clausola di flessibilità concordata con l’Europa e costituita da un ulteriore spesa pari a 4 miliardi (cioè lo 0,25% del Pil), rischiando addirittura la revoca di tale concessione
Nuova finanza publica Se gli investimenti pubblici fossero ritenuti davvero essenziali non dovrebbero essere in contrazione dal 2009, per una percentuale che nel 2016 per esempio ha raggiunto il 4,4%, pari a 1,6 miliardi. Proprio un anno in cui l’Italia poteva sfruttare una clausola di flessibilità concordata con l’Europa e costituita da un ulteriore spesa pari a 4 miliardi (cioè lo 0,25% del Pil), rischiando addirittura la revoca di tale concessione