Europa

Investire nell’inclusione per arginare l’estrema destra, a Lisbona si può. E funziona

Investire nell’inclusione per arginare l’estrema destra, a Lisbona si può. E funziona – Ap

Portogallo La rete dei medici di famiglia contro la xenofobia. Intervista al dottor Martino Gliozzi che gestisce il nuovo «centro de saude» nella zona di Baixa, quartiere multietnico che si è ribellato il degrado. Qui il paziente è al primo posto: «Abbiamo 15mila persone iscritte, 94 nazionalità. Gli immigrati sono circa il 30%, ma più in generale buona parte dei nostri pazienti sono portoghesi anziani»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 25 aprile 2019
Pieno centro multietnico di Lisbona, tra le colline dell’Alfama e della Mouraria da una parte, la piazza di Martim Moniz dall’altra, con alle spalle rua do Benformoso. Baixa è quartiere degradato – sempre meno – problematico, tra tossicodipendenze e prostituzione. Lì, da qualche anno è stato creato un nuovo centro de saude che offre cure a tutto il quartiere. A coordinare l’Unidade de Saude Familiar (Usf) da Baixa, il dottor Martino Gliozzi, italiano, 36 anni.   Il primo ministro Antonio Costa all’inaugurazione del centro de saude (Martino Gliozzi è l’ultimo a destra)     Gliozzi non è facile spiegare in...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi