Politica
Inzerilli, ex capo Gladio: «I segreti? Sono alla Nato»
Wikileaks all'italiana Intervista all’ex responsabile italiano del progetto stay behind. «Nel 1984 costituimmo un coordinamento antiterrorismo, con le forze speciali»
Bruxelles, la sede della Nato – Reuters
Wikileaks all'italiana Intervista all’ex responsabile italiano del progetto stay behind. «Nel 1984 costituimmo un coordinamento antiterrorismo, con le forze speciali»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 24 aprile 2014
«Vuol sapere cosa penso della desecretazione? Sono contento. E sa perché? Se c’è qualcuno che ha tradito il suo impegno o che ha voluto proteggere una parte è giusto che esca il nome. Si deve capire chi è stato un imbroglione, la sua identità, così non getta più fango sul paese o sul servizio di intelligence». Paolo Inzerilli non è un militare qualsiasi. Generale dell’esercito – ormai in pensione – capo di Gladio per quattordici anni, poi passato allo stato maggiore del Sismi. Custode di segreti, ha addestrato per anni gli agenti che ancora oggi agiscono sotto copertura «in tutti...