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Io «libero» scrivo sul manifesto che i 5 Stelle vogliono chiudere

Attacco ai giornalisti Il movimento dice di volere un’editoria sganciata da gruppi economici, finanziari. Io posso anche smettere di scrivere e non cambia niente al mondo. Ma è così che si fa per avere un’editoria più libera? In realtà i Cinquestelle denunciano una forte carenza non solo politica ma anche della conoscenza delle dinamiche nella stampa italiana

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 15 novembre 2018
I colleghi con la loro impermeabile ironia telefonano sghignazzando. Sulle prime ho pensato a uno scherzo, a un errore di stampa o a un caso di omonimia. Scopro così che Di Battista, con cui ho parlato una sola volta e al telefono di Libia due anni fa, mi inserisce tra i giornalisti «buoni» ma forse non tra i buoni giornalisti. Grazie, ma alla mia età posso farne a meno. Non mi piacciono le liste e ancora meno gli epiteti usati dai Cinquestelle nei confronti della categoria. L’unico conforto è che tutto finirà presto nel dimenticatoio delle polemiche inutili. Passiamo allora...

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