Visioni
«Io sono il futuro», l’ottimismo dell’avvocata del diavolo
Cinema Da israeliana ed ebrea, da oltre quarant’anni Lea Tsevel per lavoro difende i palestinesi nei tribunali. Una vita tra passato e presente raccontata nel documentario «Advocate» diretto da Rachel Leah Jones e Philippe Bellaiche
Lea Tsevel in una scena del documentario «Advocate» di Rachel Leah Jones e Philippe Bellaiche
Cinema Da israeliana ed ebrea, da oltre quarant’anni Lea Tsevel per lavoro difende i palestinesi nei tribunali. Una vita tra passato e presente raccontata nel documentario «Advocate» diretto da Rachel Leah Jones e Philippe Bellaiche
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 11 giugno 2019
Avvocata del diavolo, traditrice, difensore dei terroristi. È quello che da 40 anni Lea Tsevel si sente ripetere, lei che per lavoro difende i palestinesi nei tribunali israeliani. Da israeliana ed ebrea. Una vita straordinaria che il documentario Advocate di Rachel Leah Jones e Philippe Bellaiche ha raccontato: uscito quest’anno si è aggiudicato il primo premio al film festival israeliano DocAviv, sollevando più di una polemica. La ministra della Cultura Miri Regev, falco dell’amministrazione Netanyahu, non ci ha messo molto a infuriarsi: «Nessun effetto speciale può nascondere che il suo lavoro è contro lo Stato di Israele». Lei si definisce...