Ipotesi sulla assenza di ideologia dietro lo sterminio ebraico
Alias Domenica

Ipotesi sulla assenza di ideologia dietro lo sterminio ebraico

Filosofia A cinquant’anni dal libro sul processo Eichmann, Giuntina pubblica una serie di interviste, lettere, documenti per orientarsi in un caso mai chiuso
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 30 giugno 2013
Non senza qualche perplessità Hannah Arendt aveva accettato di seguire, come inviata del «New Yorker», il processo contro l’ex tenente colonnello delle SS Adolf Eichmann. Nel maggio del 1963 uscì il suo libro Eichmann a Gerusalemme. Il sottotitolo A Report on the Banality of Evil era destinato a suscitare accese polemiche. Perché parlare di «banalità del male»? Non si rischiava così di banalizzare persino la Shoah? E, soprattutto, non si finiva per togliere ogni responsabilità ai criminali nazisti? Oggi, a cinquant’anni di distanza, la controversia non è conclusa. Il libro che la casa editrice Giuntina ha appena pubblicato Eichmann o...

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