Internazionale
Iran al ballottaggio, muro contro i reazionari
Medio Oriente Occhi puntati sull’affluenza: gli iraniani si chiedono se è giusto non votare davanti al rischio di un altro presidente ultraconservatore
Una donna vota a Teheran – Arne Immanuel B’nsch/Ap
Medio Oriente Occhi puntati sull’affluenza: gli iraniani si chiedono se è giusto non votare davanti al rischio di un altro presidente ultraconservatore
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 6 luglio 2024
L’elezione presidenziale anticipata in Iran, scaturita dalla morte del presidente Raisi in un incidente aereo, ha preso una piega inaspettata con l’arrivo al ballottaggio di due candidati orientati ai poli opposti del sistema politico della Repubblica Islamica: Massoud Pezeshkian, sostenuto dai riformisti, e Said Jalili, ultraconservatore. Nel primo turno, il candidato riformista era riuscito a emergere in testa con una maggioranza relativa del 42%, seguito dal suo più temuto avversario ultraconservatore. Tuttavia era emerso un altro importante protagonista: l’astensionismo, che ha superato il 60%, un record negativo senza precedenti nella storia del Paese dopo la rivoluzione del 1979. LA SENSIBILE...