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Iran «avvisato», ma non è guerra in guanti bianchi
La resa dei conti Il patto di Abramo, voluto da Trump e appoggiato da Biden, attende le monarchie arabe, basta leggere il comunicato dell’Arabia saudita che ieri condannava «la violazione della sovranità iraniana» ma non aveva neppure il coraggio di nominare Israele
Benyamin Netanyahu e Ehud Olmert
La resa dei conti Il patto di Abramo, voluto da Trump e appoggiato da Biden, attende le monarchie arabe, basta leggere il comunicato dell’Arabia saudita che ieri condannava «la violazione della sovranità iraniana» ma non aveva neppure il coraggio di nominare Israele
Pubblicato 26 giorni faEdizione del 27 ottobre 2024
Un attacco «telefonato», «oltre a Washington anche l’Iran è stato avvertito», «gli iraniani non risponderanno»: così dicono i media nel tentativo di tenerci tranquilli. Sembra che la rappresaglia israeliana contro l’attacco di Teheran del primo ottobre sia una sorta di guerra «in guanti bianchi». In realtà è una guerra e basta, che aspetta solo il suo tempo – forse il prossimo presidente Usa – per sfociare in una escalation. Tutti sanno che l’Iran e il suo programma nucleare sono la vera ossessione di Netanyahu da decenni: ma per colpire al cuore la Repubblica islamica serve l’imprescindibile sostegno militare americano. Resa...