Iran, caccia ai pallini made in Italy  che i repressori usano contro le piazze
Internazionale

Iran, caccia ai pallini made in Italy che i repressori usano contro le piazze

Lettera di Amnesty Già un mese dopo l’inizio delle proteste in Iran contro il regime degli ayatollah, cominciate il 13 settembre, le organizzazioni per i diritti umani diffusero le prime foto dei manifestanti […]
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 1 dicembre 2022
Già un mese dopo l’inizio delle proteste in Iran contro il regime degli ayatollah, cominciate il 13 settembre, le organizzazioni per i diritti umani diffusero le prime foto dei manifestanti colpiti con pallottole da caccia. Una di queste, rilanciata sui social da Mariano Giustino, inviato in Turchia di Radio Radicale, mostrava la schiena di una ragazza che manifestava a Saqqez (est Iran) colpita da «550 pallini di proiettili di un fucile da caccia». È la cosiddetta «rosata di pallini di piombo, perché una singola cartuccia può arrivare a contenerne centinaia», ricorda al manifesto Carlo Tombola, coordinatore scientifico dell’Osservatorio permanente sulle...

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