Iran, libertà per le registe Mina Keshavarz e Firouzeh Khosravani
Repressione Pubblichiamo integralmente l'appello congiunto di tre associazioni iraniane di film documentario in merito all'arresto, avvenuto lo scorso 10 maggio, delle registe Mina Keshavarz e Firouzeh Khosravani
Repressione Pubblichiamo integralmente l'appello congiunto di tre associazioni iraniane di film documentario in merito all'arresto, avvenuto lo scorso 10 maggio, delle registe Mina Keshavarz e Firouzeh Khosravani
La mattina del 10 maggio due nostre colleghe – Mina Keshavarz e Firouzeh Khosravani – sono state arrestate senza alcuna spiegazione ufficiale. L’evento è accaduto dopo ampie perquisizioni nelle case e nei luoghi di lavoro di almeno dieci registi di documentari con la confisca dei loro telefoni cellulari, dischi rigidi, laptop, oggetti personali e di lavoro.
Nei giorni scorsi e in ottemperanza alle richieste delle famiglie delle nostre colleghe e dei loro avvocati, ci siamo astenuti da qualsiasi reazione pubblica o diffusione della notizia. Abbiamo aspettato e sperato che la loro situazione si sbloccasse.
Contrariamente a molte promesse, dopo cinque giorni non si vede alcuna prospettiva di risoluzione. Finora non c’è stata alcuna spiegazione ufficiale in merito al motivo di questi arresti e delle procedure coinvolte.
Oggi, noi, tre associazioni attive di film documentari iraniani, in conformità con i nostri doveri di sindacati e associazioni, chiediamo una chiara spiegazione del motivo dell’arresto delle nostre colleghe e ne chiediamo l’immediato rilascio.
Siamo preoccupati che le nostre colleghe vengano coinvolte in un labirinto sempre più complesso di crescente sospetto politico.
Ci aspettiamo la restituzione incondizionata di tutti gli effetti personali e professionali delle nostre colleghe. Questi effetti personali sono l’ancora di salvezza e i beni più preziosi di un regista di documentari. Senza questi effetti personali la loro vita e il loro lavoro sarebbero gravemente interrotti.
Siamo preoccupati per la crescente calamità imposta alle loro famiglie, alcune delle quali a causa di malattie, vecchiaia o lunga distanza hanno avuto una straordinaria difficoltà ad aggiornarsi, senza alcuna risposta, sulla situazione. Chiediamo attenzione a queste difficoltà e condizioni speciali e chiediamo un chiaro alleviamento delle difficoltà incontrate dalle famiglie e risposte chiare alle loro richieste.
Chiediamo la fine di un ambiente di paura e insicurezza crescenti in cui vivono e lavorano i documentaristi, a causa del loro ruolo significativo nella storiografia del nostro paese.
In questa dichiarazione invitiamo anche tutti coloro che sono affiliati all’industria cinematografica iraniana a unirsi alla nostra richiesta collettiva per il rilascio delle nostre colleghe.
Direzione dell’Associazione dei registi di film documentari
Direzione dell’Iranian Documentary Filmmakers Association (IRDFA)
Direzione dell’Associazione dei produttori di film documentari iraniani
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