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Irlanda, la ferocia dell’ottavo emendamento sulle donne migranti
Quando si pensa al referendum sull’aborto del 25 maggio, si pensa e si sente parlare di come le donne irlandesi debbano recarsi in altri paesi per avere accesso all’interruzione di […]
Quando si pensa al referendum sull’aborto del 25 maggio, si pensa e si sente parlare di come le donne irlandesi debbano recarsi in altri paesi per avere accesso all’interruzione di […]
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 maggio 2018
Quando si pensa al referendum sull’aborto del 25 maggio, si pensa e si sente parlare di come le donne irlandesi debbano recarsi in altri paesi per avere accesso all’interruzione di gravidanza. Quello a cui spesso non si pensa però sono le centinaia di donne che non possono viaggiare per restrizioni economiche e/o di visto e che sono quindi costrette a portare a termine la gravidanza. Le richiedenti asilo e le cittadine non europee o non possono lasciare l’Irlanda, o possono farlo ma a rischio di non potervi far ritorno. Nella coalizione pro-choice, chiamata Together for Yes, c’è un gruppo che...