Europa
Irlanda, una vittoria di Pirro che penalizza il Nord
Brexit Evitato il confine duro tra i due paesi e sarà mantenuta «l'integrità costituzionale ed economica del Regno Unito», soddisfatti la leader nordirlandese del Dup Arlene Foster e il taoiseach Leo Varadkar. Ma «il diavolo è nei dettagli» e «troppe questioni restano irrisolte», ammonisce Gerry Adams
Il taoiseach Leo Varadkar e la leader nordirlandese del Dup Arlene Foster
Brexit Evitato il confine duro tra i due paesi e sarà mantenuta «l'integrità costituzionale ed economica del Regno Unito», soddisfatti la leader nordirlandese del Dup Arlene Foster e il taoiseach Leo Varadkar. Ma «il diavolo è nei dettagli» e «troppe questioni restano irrisolte», ammonisce Gerry Adams
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 9 dicembre 2017
Ora che la prima fase delle negoziazioni sulla Brexit ha raggiunto un qualche punto fermo, in Irlanda quasi tutte le parti cantano vittoria. Il Dup oltranzista di Arlene Foster, sul cui manipolo di deputati si regge la maggioranza di Theresa May, esulta per sei presunte «sostanziali modifiche» al testo. La leader del Dup annuncia che l’obiettivo di spostare il confine effettivo (quello economico-commerciale) tra Ue e Uk al largo del canale di San Giorgio è fallito, e che l’Irlanda del Nord rimarrà non solo costituzionalmente, ma anche dal punto di vista degli scambi commerciali e delle dinamiche economiche, parte integrante...