Visioni
Isabelle Huppert regina ad Almada
A teatro si è concluso il trentaseiesimo festival, piattaforma per un confronto tra la scena europea e quella degli altri continenti
Isabelle Huppert – foto di Lucie Jansch
A teatro si è concluso il trentaseiesimo festival, piattaforma per un confronto tra la scena europea e quella degli altri continenti
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 20 luglio 2019
Gianfranco CapittaALMADA
Si è chiuso ieri il 36° Festival di Almada, piattaforma privilegiata per un confronto tra il teatro europeo e quello degli altri continenti, nonché utilissimo strumento per verificarne sviluppi e linguaggi nelle diverse parti del mondo. Quest’anno la rassegna portoghese ha visto concentrarsi molti spettacoli attorno al protagonismo femminile. Tranne poche eccezioni importanti (Se questo è un uomo di Primo Levi prodotto qui ad Almada, e il Macbettu sardo di Alessandro Serra) i titoli di maggior seguito e successo ruotavano tutti attorno a figure femminili, spesso femministe, spesso di retaggio storico, talvolta contemporanee o addirittura «futuribili». A cominciare dalla produzione...