Cultura

Iside, la dea cosmopolita

Iside, la dea cosmopolitaIside alata protegge il faraone

Mostre Al museo egizio di Torino, la rassegna «Il Nilo a Pompei» rovescia la prospettiva e sono le antichità romane che si richiamano al mondo dei faraoni a diventare del tutto esotiche

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 11 marzo 2016
Nell’alveo del Nilo è impressa l’origine di un popolo splendente, che sulle acque del grande fiume cullava vita e morte. «L’Egitto fu il dono del Nilo», scrisse Erodoto nel V secolo a.C. e non stupisce che gli antichi egizi posero il fiume sotto la protezione di Api, dio dalla pelle azzurra e fiori di loto svettanti sul capo. Degli influssi che la terra d’Egitto ebbe nel pensiero e nell’arte del mondo greco-romano, ci parla Il Nilo a Pompei. Visioni d’Egitto nel mondo romano, rassegna promossa dalla Fondazione museo delle antichità egizie di Torino con la soprintendenza Pompei e il Museo...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi