Internazionale

Isis, l’anno dello stato “groviera”

Isis, l’anno dello stato “groviera”Mosul, marzo 2017 – LaPresse

Da progetto statuale ad arcipelago semi-virtuale: il cammino (apparentemente all’indietro) dell’Isis ha attraversato l’ultimo anno, segnato dalla perdita delle città-simbolo del sogno di ricostruzione del califfato sunnita. Con Kobane apripista […]

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 31 dicembre 2017
Da progetto statuale ad arcipelago semi-virtuale: il cammino (apparentemente all’indietro) dell’Isis ha attraversato l’ultimo anno, segnato dalla perdita delle città-simbolo del sogno di ricostruzione del califfato sunnita. Con Kobane apripista della reconquista nel 2015, sono cadute una ad una Palmira, Mosul, Sinjar, Raqqa. Uno stillicidio che per le comunità a cavallo tra Siria e Iraq – i territori evocati dal nome con cui lo Stato Islamico si fece scoprire dal mondo nel 2014 – si è tradotto in esodo, morte, distruzione. E all’agognata liberazione (giunta a carissimo prezzo per i civili come dimostrano rapporti indipendenti sulle vittime delle diverse battaglie)...

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