Europa
Islanda al voto, tra crisi ambiente e pandemia
Oggi urne aperte La premier eco progressista, Katrín Jakobsdóttir, ci riprova ma il suo partito è in calo. La Sinistra verde sta pagando la coalizione al governo con i conservatori del partito dell’indipendenza, da sempre espressione delle potenti famiglie che controllano l’economia dell’isola oltre che diretto responsabile del crack finanziario del 2008
La premier Katrín Jakobsdóttir, in basso il quartier generale della Sinistra verde a Reykjavik – Ap
Oggi urne aperte La premier eco progressista, Katrín Jakobsdóttir, ci riprova ma il suo partito è in calo. La Sinistra verde sta pagando la coalizione al governo con i conservatori del partito dell’indipendenza, da sempre espressione delle potenti famiglie che controllano l’economia dell’isola oltre che diretto responsabile del crack finanziario del 2008
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 25 settembre 2021
Roberto PietrobonREYKJAVIK
Gli islandesi sostengono che con i sondaggi non vanno molto d’accordo anzi, che si divertono a contraddirli. Oggi andranno alle urne per le elezioni parlamentari e vedremo se sarà così. I tre partiti che formano l’attuale coalizione destra-centro-sinistra, Sjálfstæðisflokkurinn (partito dell’indipendenza), Framsóknarflokkurinn (partito del progresso) e Vinstri græn (Sinistra verde) sono dati in calo rispetto a 4 anni fa, ma metà degli intervistati nell’ultima rilevazione di domenica scorsa, vedrebbero positivamente una riedizione dell’inedita alleanza. La stessa giovane premier eco progressista, Katrín Jakobsdóttir, viene indicata dal 41% degli islandesi come la miglior candidata a succedere a se stessa anche se, dalla...