Europa
Isole dell’Egeo come prigioni: «Profughi ormai allo stremo»
Migranti Hotspot sovraffollati e non attrezzati per l’inverno. In aumento i tentativi di suicidio
Migranti Hotspot sovraffollati e non attrezzati per l’inverno. In aumento i tentativi di suicidio
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 3 novembre 2017
Campi profughi sovraffollati all’inverosimile, tende senza pavimenti né riscaldamento, donne e bambini accampati lungo le strade o nei boschi. E centinaia di minori, spesso senza un adulto che li accompagni, privi delle attenzioni e delle cure, anche sanitarie, di cui avrebbero bisogno. Per i rifugiati siriani, iracheni e afghani le isole greche dell’Egeo sono ormai una prigione a cielo aperto. Le condizioni di vita nei campi di Chios, Samos, Kos, Lesbo e Leros – denunciano le organizzazioni umanitarie – sono oltre il limite della sopportazione e le persone, spesso intere famiglie, sono costrette a cercare da sole un rifugio dove...