Commenti
Israele, il trionfo della paura e del razzismo
Elezioni israeliane Che cosa significavano in questo voto «destra», «centro», «sinistra»? L’unica vittoria chiara è quella del razzismo senza remore, dell’ultranazionalismo. L’essenza della destra è stata ben presente non solo nella «destra dichiarata» ma in gran parte della campagna elettorale
Manifesto elettorale anti-Netanyahu dello sfidante Gantz – Ap
Elezioni israeliane Che cosa significavano in questo voto «destra», «centro», «sinistra»? L’unica vittoria chiara è quella del razzismo senza remore, dell’ultranazionalismo. L’essenza della destra è stata ben presente non solo nella «destra dichiarata» ma in gran parte della campagna elettorale
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 marzo 2020
I risultati quasi definitivi delle elezioni israeliane mostrano che la crisi politica potrebbe aggravarsi malgrado i toni trionfali del premier Benjamin «Bibi» Netanyahu e del suo partito. Al blocco delle destre, guidato da Netanyahu, la sera di martedì venivano attribuiti 58 deputati; quanto all’opposizione, il centrodestra ha ottenuto 32-33 seggi, l’alleanza di centrosinistra con laburisti e Meretz 7, la Lista araba unita 15. Avigdor Lieberman, il razzista ex alleato di Netanyahu e oggi suo nemico, ha guadagnato 7 seggi. Non è un quadro politico, è un rompicapo strutturale. Che cosa significavano in queste elezioni «destra», «centro», «sinistra»? L’unica vittoria chiara...