Cultura

Istituti di cultura all’estero, la buona e la cattiva politica

Istituti di cultura all’estero, la buona e la cattiva politica

Patrimonio culturale La spending review rischia di cancellare una importante istituzione per la diffusione della cultura e la lingua italiana

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 18 febbraio 2014
A Matteo Renzi e al prossimo ministro degli affari esteri toccherà rispondere a Dacia Maraini, Umberto Eco, Dario Fo, Barbara Spinelli, Stefano Benni, Salvatore Settis, Claudio Magris, Erri De Luca e molti altri intellettuali che hanno chiesto al governo di tenere aperti gli Istituti italiani di cultura. Il ministero degli affari esteri, infatti, ha deciso autonomamente lo scorso dicembre di chiuderne otto: Ankara, Vancouver, Francoforte, Lione, Stoccarda, Lussemburgo, Salonicco, Wolfsburg. Poco conosciuti in Italia – dove la cultura non fa notizia – tali Istituti sono le uniche istituzioni pubbliche che diffondono all’estero la lingua e il patrimonio culturale del nostro...

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