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Italia, anello debole dell’economia nazional-populista

Il gruppo di Visegrad porta tensione all’interno del Vecchio continente sul tema dei migranti o delle regole democratiche, sebbene sfrutti i finanziamenti comunitari che riceve e non esclude di iniziare a guardare altrove (verso la Turchia o, perché no, la Russia). In questo contesto l’Italia a trazione giallo-verde appare come l’anello debole dell’opzione economica nazional-populista

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 30 giugno 2018
Il nazional-populismo ha un pensiero economico o perlomeno una prospettiva economica? Il diffuso ripiegamento nazionale è solo politico oppure sta prendendo corpo anche una corrispondente variante economica? La crisi del neoliberismo coniugata con quella della globalizzazione sembra aver dato vita a nuove forme politiche apparentemente alternative all’esistente, capaci di rompere i vecchi equilibri sovranazionali. Brexit e Trump, ma prima ancora il blocco dei paesi di Visegrad, la Russia di Putin, la Turchia di Erdogan. Insomma gli esempi non mancano e l’Italia odierna, piuttosto che un’anomalia, appare saldamente all’interno di questa nuova tendenza. Casi diversi, ma che in buona parte condividono...

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