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Italia autolesionista se l’ambasciatore tornasse al Cairo

Italia autolesionista se l’ambasciatore tornasse al Cairo – Lapresse

Giulio Regeni Siamo in una fase delicatissima e rinunciare a quel poco di deterrenza finora esercitata nei confronti dell’Egitto sarebbe né più né meno che autolesionismo. Insomma, non c’è alcuna posizione preconcetta. Il ritorno dell’ambasciatore in Egitto può essere una scelta razionale e perfino opportuna, ma a patto che sia accompagnato da altre significative misure, almeno tanto rilevanti quanto l’assenza della nostra massima autorità diplomatica. Altrimenti si alimenta l’idea che le relazioni tra i due Paesi siano definitivamente normalizzate

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 12 luglio 2017
Come accade non di rado, si sta discutendo – assai accaloratamente sul nulla.  E ci si sta accanendo, con foga, su un falso bersaglio. Di conseguenza, il ritorno dell’ambasciatore italiano al Cairo sembra diventare il solo e autentico discrimine. Tra una politica estera realistica e saggia, lungimirante e prudente e una fondata sui buoni sentimenti e sulle ottime intenzioni, su scenari irenici e orizzonti utopistici. Nulla di più falso. I termini veri della questione sono totalmente diversi. L’8 aprile del 2016 l’ambasciatore italiano al Cairo fu richiamato in Italia al fine di segnalare lo stato di crisi nelle relazioni tra...

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