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Italia-Ue, uno scontro tra due torti

Legge di mercato Tutta l’economia europea è in piena frenata, come ieri notavano attentissime banche olandesi. Nessuno quindi, dall’Ocse al Fmi, accredita al nostro paese una crescita del 1,5% per il prossimo anno. Chi arriva a 3 decimali sotto e chi a 5. Né si può dire che gli istituti nostrani portino conforto. Anzi i loro dati sono altrettanti chiodi sulla bara delle legge di bilancio

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 9 novembre 2018
Su Tria, com’era prevedibile, grava il peso maggiore di una mission (quasi) impossibile. Convincere la Commissione europea entro il 13 novembre della bontà della manovra economica italiana. Non è come mettersi d’accordo sulla prescrizione. Spostata di un anno con la mitica quanto indeterminata promessa di una riforma «epocale» della giustizia penale et voilà. Qui è più dura. Non bastano i giochetti contabili; lo spostamento a metà dell’anno che viene dell’entrata in vigore delle promesse elettorali, benché fortemente ridimensionate, sulle pensioni e sul reddito di cittadinanza già convertito in sudditanza; l’introduzione della cosiddetta «retroazione»; la trovata che si scrive 2,4%, ma...

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